giovedì 3 ottobre 2013

LA SEDICESIMA EDIZIONE...ED ALCUNI PERSONAGGI...


Sedicesima edizione, ormai ci siamo. Sembrava uno scherzo, un “qualcosa” organizzato per il volere di quattro pescatori sgangherati con la voglia di fare una pescata in compagnia. E invece ne è passata di acqua sotto i ponti, di coppie partecipanti, di personaggi e scene indimenticabili…

Chi può non ricordare il Jerry che girava per le poste con la parrucca di Gullit cantando “No woman no cry”, il Banza dormire sotto un telo sventolante alla postazione 7 (durante un temporale mostruoso) rischiando l’ibernazione, le follie delle notti di Scintilla, genio guastatore di tutte le coppie partecipanti, i pentoloni fumanti di ossi di maiale preparati dal Grizzo…fantastici!

Sì, effettivamente, nonostante gli sforzi organizzativi richiesti dalla gara, ne è valsa e ne vale ancora la pena, sia per il gruppo che si è venuto a creare, sia perché, per la maggior parte dei partecipanti, è rimasta una delle poche occasioni in cui vengono rispolverate le due pezzi da Carp Fishing. Purtroppo gli impegni sono molti ed il tempo da dedicare alla pesca sempre meno; la gara è invece un appuntamento fisso, che ci consente di organizzare una bella (si spera) pescata in compagnia.

Come dice sempre il mio socio: <<…mì a l’è da l’ultima gara ca peschi pù…..>> ed ormai è una situazione comune un po’ per tutti, ad esclusione del vecchio Cheeser che rimane l’unico vero baluardo del CF al Club Motonautico Mantovano. Sì perché la realtà è che non ci sono vie di mezzo; c’è chi non sa nemmeno dove ha riposto le canne in garage e chi pianifica il proprio tempo libero per poter preparare esche, montature e pescare sulle sponde del lago inferiore. Il Frank è ormai l’unico che si approccia al CF con solo palline self Made, che ha una serie di 140 montature già fatte, tendifilo dappertutto, fili perfetti, rod pod perfettamente “a bolla”, esche per la gara pronte 3 mesi prima.

Ricollegandomi al discorso “gara”, lui è uno a cui il CF ha realmente cambiato la vita, la mania della carpa ha invaso il suo garage, il baule della sua auto (sempre perfettamente organizzato) e, inevitabilmente, la sua vita privata; ad oggi chiede le ferie in ottobre perché in autunno le carpe mangiano di più, pianifica i riposi settimanali dalla preparazione del grana padano con pescate notturne o giornate dedicate alla ricerca della BIG.  Di certo la volontà, la passione ed il desiderio di stare nella natura hanno cambiato radicalmente il suo approccio alla pesca; non più bolognese o canne da spinning ma bauli di scatole, canne, barattoli….tutto è ormai diverso!

Seppur si sia presentato al CMM proponendosi timidamente come un pescatore “da bolognese”, non partecipando per questo motivo alle prime gare, è stato in breve tempo attirato dal mondo del CF, iniziando ad inventarsi pod artigianali, ad utilizzare le prime canne in due pezzi, a comperare mulinelli più adatti alla nuova disciplina. Ma è solo anni ed anni dopo, nel 2013, che il Cheeser raggiunge l’assetto TOP della propria attrezzatura; canne nuove, mulinelli Shimano, segnalatori Fox, filo Technium….ormai bisogna dargli “del Lei” quando ci si rivolge a lui. E mi sembra il minimo!

Si può parlare di una metamorfosi, da bruco a farfalla, o meglio, visto il personaggio, da latte a formaggio!

 

2 commenti:

  1. Bello! Bravo Matteo! e Bravo Franco! Continuate così! e che la passione possa essere contagiosa e vincere quei meccanismi malati che cercano di allontanarci dalle cose importanti!

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  2. Non mi aspetto altri commenti,perchè so che: "ia pers le pasword"e quindi non si sbilanciano più....quelli del Rox invece sono sempre più astratti....Bah!!!!

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