La 21 esima edizione dell’enduro
sociale CMM, tenutasi ll’1-2 e 3 di aprile 2016, ha visto cinque coppie ai
blocchi di partenza: Rox-Cesco alla 2, Teo- Mikez alla 3, Grizzo-Scinti alla 4,
Pavesi alla 5, Frank-Marco alla 6.
Partenza alle ore 18:00 dopo una
giornata grigia e senza vento; le coppie, al segnale del via, hanno iniziato a
spallinare e spombare come da migliore tradizione…anche la coppia Grizzo
Scinti, da questa edizione dotata di doppio SPOMB, ha iniziato a “mitragliare”
lo spot con boilies e granaglie.
Anche “le punte” , visto il potere di fuoco
delle poste centrali, per non voler essere da meno, hanno bombardato il proprio
specchio d’acqua con colpi sordi e regolari.
Il Rox, raggiunto dal proprio
socio solo alle ore 20 di venerdì, ha attentamente allestito lo spot con
boilies, granaglie e……un pignattone di risotto che il buon Renato ha preparato,
come di consueto, per la coppia. Si stima che la coppia abbia consumato eguali
quantità di risotto e boilies…..
Dall’altra parte dello
schieramento…una punta occupata dal vecchio Cheeser e Marco e da Niccolò e Endri, coppie che si sono
fiancheggiate anche in occasione del 20esimo enduro dando luogo al confronto tra il più vecchio ed il più
giovane partecipante della gara...la saggezza contro l’esuberanza….il vecchio
Cheeseraio contro tutti…..
Alla postazione 3, eravamo invece chiamati a confrontarci in una delle postazioni dove, storicamente,
abbiamo sempre fatto delle belle pescate e “fatturato” con regolarità con molte
partenze e una costante attività di pesce (anche pesce bianco).
La serata di venerdì ha
confermato, a tutti i partecipanti, che la gara non sarebbe stata, salvo
inversioni di tendenza, una rincorsa all’ultima carpa bensì una lunga attesa
alla ricerca del “ciprinide perduto”; il silenzio e la tranquillità della sera
sono state improvvisamente turbate da un beeeeeeep altalenante alla posizione
6: il Cheeser colpisce con un pesgaton da poster. Lo seguo a ruota con un
bell’esemplare di Breme che si è gettata su una boilies da 20 mm.
La notte è trascorsa tranquilla
fino alle ore 8 di sabato mattina quando il maledetto Cesco colpisce con una
10,7 kg che vincerà il premio big fish! Sia chiaro: nessuno si è mai permesso
di mettere in discussione le potenzialità dell’ormai mitico “DEATH MORTAL FATAL
RIG” ma mai, come in questa occasione, tale sistema di pesca ha dato i suoi
frutti. Ricordiamo per chi non avesse mai approfondito la tematica che il “D.M.F.R.”
si basa sulla messa in discussione di una delle principali tecniche di
realizzazione dei terminali da CF; pochi giri del filo attorno all’amo e amo
basculante iperadescante; un mix pazzesco che ha confermato la sua validità
anche in occasione di questa edizione. La carpa, aggirandosi per i fondali,
anche senza bisogno di grufolare tra la pastura, diviene vittima di uno dei
migliori sistemi sviluppati nella storia del carpfishing: è sufficiente che la
beneamata muova una pinna ventrale o anale, in prossimità del fondo, per trovarsi irrimediabilmente innescata.
Per
ulteriori approfondimenti ed eventuali simulazioni di funzionamento, è
possibile rivolgersi al Rox, l’unico che in questi anni ha toccato con mano le
potenzialità di questo innovativo sistema di pesca alla carpa.
Il sabato è trascorso tranquillo,
con poche partenze: da segnalare la bella carpa del Mikez (10,5 kg) e una buona
continuità di partenze della coppia Grizzo Scinti culminata in tarda serata con
una bella serie di beep; purtroppo qualche slamatura di troppo non ha permesso
loro di raggiungere una posizione sul podio.
I ragazzi, alla postazione 5,
dopo aver “scappottato” nel pomeriggio di sabato, si sono invece bloccati fino
a fine gara confermando una forte diminuzione del pescato complessivo rispetto
alle precedenti edizioni; la notte di sabato ha invece visto la forte risalita
della postazione 6, con un cheeseraio che, saggiamente supportato da Marco, ha
inanellato alcune buone catture che gli hanno consentito di scacciare quella
totale depressione che lo aveva colpito durante la serata.
Alla postazione 3 il Mikez è
stato costretto a gareggiare da solo in quanto il sottoscritto non è riuscito a
prendere altro che la sopracitata breme; una situazione incredibile soprattutto
in uno spot che conosco molto bene. Come sempre, nel carpfishing, ho imparato a
non dare nulla per scontato e, anche questa volta, tale teoria è stata
confermata. Oltre alle due carpe che ci hanno consentito di raggiungere il
terzo posto il mio socio è stato l’artefice di una cattura veramente singolare,
una specie ittica denominata “pesce anomalo”…un pesce strano ma bellissimo!
Si è chiusa così la ventunesima
edizione dell’enduro sociale CMM:
1- Coppia: Cesco – Rox – 6 pesci – 41,3 kg
2- Coppia:
Marco – Cheeser – 20.3 kg
3- Coppia:
Mikez – Teo – 15,9 kg
4- Coppia:
Grizzo – Scinti – 14,00 kg
5- Coppia:
Nicolò – Endri – 3,80 kg
TOTALE 95.3 KG
Il Cesco si aggiudica, oltre alla
vittoria, anche il premio “Big fish” e “maggior numero di catture” diventando
il top player della nostra manifestazione.
Ringrazio e saluto tutti i
partecipanti. Alla prossima edizione…..
Bel post,complimenti all autore,grazie del saggio....ma credo di aver perso un altra occasione per esserlo,se fossi stato saggio me ne sarei stato tranquillo ad aspettare sapendo che prima o poi sarebbe arrivato qualcosa e invece,come spesso mi capita mi sono lasciato andare in depressione prima del tempo...
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